mercoledì 25 marzo 2009

Assignment 3: Coltivare le connessioni

La scuola fa l'errore di non coltivare connnessioni? Ho avuto al liceo insegnanti maestro! Ricordo un mio prof. che a una delle prime lezioni riempì la lavagna con l'enorme scritta "I care". Ricordo le lezioni/connessioni di vita e cultura, di almeno altri due dei miei prof. (sempre liceali), da cui scaturiva voglia di apprendere. Si, è vero, ho sperimentato anche la scolarizzazione e adesso la sto sperimentato ancora di più, ma ho imparato la lezione dell'I care.
Ammiro la metafora del "coltivare le connessioni", del prendersene cura come un contadino non dimentica mai il tempo giusto per piantare un seme, innaffiare la pianta, e renderla viva. Spesso, insegnamento e apprendimento procedono in direzione opposta, o si scontrano e non ne esce nulla. Internet offre enormi opportunità: non scontri, nè vie solitarie, ma connessioni con la libertà di coltivarle, per apprendere dai milioni di utenti della rete, senza limiti verso nessuno, semplicemente con una giusta e attenta discriminazione. Dunque: un ringraziamento alla rete e ad ogni singolo nodo! Rimango in parte scettica:noi non viviamo in rete; come stabilire connessioni autogenerative nella realtà? Come recuperare la capacità di ascoltare, di trasmissione generazionale del sapere, l'empatia, il giusto tono, l'entusiasmo, (e che in parte credo di aver visto in qualche insegnante), che sono state le armi dei grandi maestri del tempo e sono simbolo di un prendersi cura della connessione da parte di chi insegna e di chi apprende? A volte mi sembra che internet faciliti molto la situazione con la vasta gamma di scelta di connessioni. Lascia un'enorme rete nelle mani del singolo, ma sembra distante dalla vita reale in cui le connessioni, in qualche modo, devono instaurarsi...ma sopravvivono con difficoltà perchè il contadino sembra aver dimenticato come prendersene cura...

martedì 24 marzo 2009

La mia città: Palmi

Salve ragazzi...

questa è la mia città: Palmi.
Qualcuno la conosce?
E' una cittadina in provincia di Reggio Calabria, si estende tra il mare e la montagna.




Ammetto che adesso che sono a Firenze, non c'è giorno che non mi manchi un pò la mia casa, la mia città, l'aria, il mare. Mi trovo nella città più bella d'Italia, ricca di turisti di tutto il mondo, di arte e di monumenti e devo dire che Firenze mi affascina molto...ma l'aria di casa è tutt'altra cosa! Palmi è un paese della Costa Viola....e quello si che è viola....altro che il viola fiorentino...(e ora fiorentini non mi odiate ma ognuno ha le sue origini e ognuno ha il suo viola!!!) Spero che a qualcuno di voi colpisca o incuriosisca qualcuna di queste foto...così magari in un ulteriore post potrò approndire la "mia guida turistica" e rispondere a qualsiasi curiosità!!
Ecco alcuni stupendi paesaggi naturali: il famoso scoglio dell ulivo, la spiaggia chilometrica, la villa comunale, il monte sant'Elia che domina la città, la misteriosa spiaggetta della marinella....






Ogni paesaggio è ricco di storia e di leggende! Ve ne sono talmente tante, che non saprei scegliere quale raccontarvi!!magari un'altra volta... Sono tutte storie tramandate dall'antichità, quelle che sentì raccontarmi da mio nonno, dalla maestra delle elementari, ma che ancora vedo per le strade nei giorni di festa e soprattutto, che ancora ogni ragazzino sente come parte di lui...e credo sia una cosa stupenda...!! Le tradizioni popolari continuano a vivere...e devo dirvi, per un palmese sono un pò come degli appuntamenti del calendario a cui non può mancare...e non si tratta di arretratezza...credo si tratti di ritagli del passato che fanno la nostra storia e che non vanno persi ma tutelati...gli spinati, i giganti Mata e Grifone, la processione della Madonna del Capello e ancor di più la Varia di Palmi:eccola!!!Magnifica...........



Qui a Firenze mi piacerebbe tanto scovare i segreti della città,o meglio, dei suoi abitanti. Scovare cosa vi spinge ad essere unici fiorentini?cosa vi hanno raccontato i vostri nonni?in che momenti riaffiora il vostro sentimento di fiorentini o toscani?...devo dire che mi pongo questi interrogativi perchè dopo 6 mesi di permanenza a Firenze mi sembra di vederla sempre da una brochure! Intendo dire: bello il David di Michelangelo, magnifica la cupola del Brunelleschi, e la bistecca alla fiorentina..eccezionale!! Ma queste cose sono apprezzate da un fiorentino, dai libri di storia dell'arte (e di cucina) e le apprezzo persino io!!!Forse è diverso...ma sento che mi sfuggge qualcosa e che solo un toscano doc può illuminarmi....aspetto risposte...spero di essere stata comprensibile!

Ora vorrei concludere da palmese doc parlando ancora del paese di cui sono innamorata...

Conto mille difetti; quei difetti per cui l'Italia è in fondo a classifiche europee e mondiali e per cui il sud Italia è sotto la soglia minima tra mafia e vari mal funzionamenti... e al di là dell'amore per i panorami stupendi, che spero abbiate apprezzato, feste, mare e cose varie...spero di aver trasmesso un pò dell'amore generale per la mia città. Amore che si definisce come voglia di fare qualcosa per migliorarla, per farla conooscere e apprezzare. E adesso che sono lontana, qui a Firenze, capisco tante cose...

giovedì 19 marzo 2009

Assignment 2: Delicious

Prima di scrivere un post su Delicious ho deciso di sperimentarlo. Delicious mi permette di salvare tutte le mie pagine preferite come bookmarks e di renderle visibili a tutti. Soprattutto, mi invita ad assegnare tag a ogni pagina che mi interessa. La funzionalità maggiore credo sia nell'uso di tag.Inizio a sperimentare le tag come uno strumento che permette di non limitarmi a quella bassa percentuale di pagine web che una sola persona può scoprire nell'immensa rete di internet. Mettiamo che mi appassioni il tema dell'evoluzionismo, esso interesserà utenti di delicious in tutto il mondo! Tutti i link taggati con le parole evoluzionismo e simili, e per questo connessi alle pagine di mio interesse, mi amplieranno la possibilità di approfondire l'argomento. Così, anche le pagine a cui assegnerò delle tag potrebbero essere utili a qualcuno. Ho già visitato pagine interessanti e spero di sfruttare bene questo sistema di social bookmarking perchè sembra molto utile.
Quindi, buone ricerche!
Questo è il mio link delicious:
http://delicious.com/ire1024

mercoledì 18 marzo 2009

Cooperare con Mrs. Life...

Secondo voi si può pensare di essere esclusivamente pessimisti? Si può credere che per qualunque cosa succeda bella o brutta, un pò meno bella,un pò meno brutta, il primo pensiero di una persona sia:"C'è sempre qualcosa di peggio ed è bene essere pessimisti per essere pronti ad aspettarsi il peggio". Fino a qualche giorno fa credevo non fosse umano pensare questo e invece due persone mi hanno un pò turbato con le loro parole. E anche se rimango un pò incerta nel credere che ciò possa accadere, mi chiedo:come essere pessimisti se la mattina ci si alza dal letto con le nostre gambe, e la sera si va a dormire dopo, magari, aver sorriso almeno una volta durante il giorno. Sorridiamo ogni giorno, pensateci... E per chi studia medicina: arriverà il giorno in cui, nel rapporto con i malati, scopriremo che alcuni saranno più pessimisti mentre altri ottimisti, con una speranza sempre viva! Pensavo alle parole di Egon Diczfalusy:"...mai perdere la speranza ...ed esssere umili". Io sono ottimista e credo che essere umili voglia dire anche saper comprendere e calarsi nella realtà di chi soffre (che sia egli ottimista o pessimista.) Chi soffre sta combattendo contro la morte. Cerchiamo dunque di non essere medici (che magari inconsapevoli) combattono contro la vita! Purtroppo c'è chi combatte contro le vita pensando al suicidio, chi premendo l'acceleratore dopo aver bevuto qualche bicchiere in più (ma qui sto parlando di avvenimenti tragici e drammatici e ci sarebbe molto da dire ma divagherei dal tema del post)...perchè si combatte contro la vita anche quando semplicemnete non si sfrutta bene il proprio tempo, non si svolge bene il proprio ruolo, non si è contenti delle attività di ogni giorno, del proprio percorso. C'è chi vi lotta nonostante ieri mattina abbia visto sorgere il sole, abbia sorriso almeno una volta come ogni giorno e poi la sera, qualcuno gli abbia dato la buonanotte; e lo fa perchè è convinto che dalla vita deve aspettarsi sempre il peggio!!se qualcuno pensa ciò ovviamente qualcosa lo avrà scoraggiato...ma non ha capito una cosa: è questo il bello della vita...si coopera...qualcosa non va bene e allora hai sempre la possibilità di una svolta...cambia qualcosa...proponiti un nuovo obiettivo...non farti spaventare dalla novità nè buttarti giù per lo scoraggiamento! Se non sappiamo cooperare con le esperienze della vita...se semplicemente pensiamo che ci si può lottare, se siamo convinti che sia corretto armarsi di spada e puntarla contro Mrs. Life passiamo dalla parte del torto...e credo che non si possa fare il medico con quest'ottca! In questo modo non sapremmo comprendere il sorriso del paziente, il quale, non importa se nella fede, nel medico, nella ricerca, ritrova la speranza e il sorriso... sicuramente quella persona avrà avuto un buon rapporto con Mrs. Life, ci ha cooperato, ne è soddisfatta, si fida di lei, le sorride (non sorride di certo alla morte o alla malattia!). E per comprenderlo,dobbiamo crederlo anche noi...altrimenti, e con questo concludo, non avremmo nessun ruolo neanche nel paziente che di ottimismo non ne ha! Come trasmettere ottimismo e speranza, come aiutare chi è scoraggiata se noi per primi siamo sfiduciati? Non saremo, nessun uomo o medico lo è stato, nessuno sarà mai onnipotente...ma consapevoli di questo se non comprendiamo e non ci fidiamo di Mrs. Life...indossato il camice:quale assurdo ruolo avremo?

mercoledì 11 marzo 2009

Le 5W per questo blog

WHO: Ciao a tutti. Chi vi parla è Irene, studentessa al primo anno di medicina, classe 89, principiante di blog, calabrese, "emigrata" a Firenze da qualche mese.
WHAT: In cosa consiste questo blog? Premetto che odio i blog in cui ognuno parla di se stesso, racconta quello che ha fatto, cosa ha mangiato a pranzo e magari ci mette anche emozioni e stati d'animo. Come concepire di poter scrivere in un qualcosa che si chiama post pubblicato in qualcos' altro che si chiama blog, che a sua volta fa parte di una rete pubblica a tutti, un sentimento, un'emozione, un'esperienza personale. O almeno, scrivere post non può limitarsi a questo, così come un blog non può diventare la piazza di paese dove ognuno vuole sapere dell'altro spinto dall'abitudine di non farsi i c.... propri!!...sarà divertente...ma non è costruttivo. E' vero, ogni pensiero, ogni cosa da dire, partono da un'esperienza personale. Credo che la cosa più bella che esista sia la condivisione...ma costruttiva...la chiamerei una condivisione altolocata che costruisce piccoli spunti di riflessione.
Dunque...che cosa scriverò in questo blog...inizio con alcune considerazioni. L'uomo comunica, lo fa da millenni..e la comunicazione grazie alla tecnologia, si è sviluppata sempre di più(eccone l'evidenza).
La parola comunicazione deriva dal latino communico, mettere in comune, rendere partecipe. Partendo dalla considerazione che la comunicazione presume che il ricevente pensi o faccia qualcosa e che il blog è un mezzo di comunicazione...scriverò con questa intenzione. Inoltre, mi sono chiesta...perchè fare un blog? perchè scriverci su? Per lo stesso motivo per cui telefono ogni sera a casa per scambiare quattro chiacchere con i miei, per lo stesso motivo per cui a lezione il prof. spiega comunicando, per lo stesso motivo per cui i più grandi conferenzieri, parlano alle loro illustri conferenze, per lo stesso motivo per cui un cantante scrive una canzone e un poeta una poesia, per lo stesso motivo per cui un bambino mette insieme quattro parole e dice la sua prima frase di senso compiuto, semplicemente per aver qualcosa da dire. E per non essere capaci di chiudere bocca e mente ed isolarsi nell'isola dell'individualità. Vorrei precisare che l' individualità non deve essere castigata o repressa...in fondo, visti come corpo e mente siamo un'isola...ma l'uomo è un animale sociale, un'isola che elabora pensieri, emozioni, idee, e che ha il tesoro di saperli trasmettere, e che, dopo il confronto, dopo il "rapporto con le altre zolle di terra" torna a rielaborare tra i margini della sua isola...ma non ci sta per molto...se vuole "insegnare, apprendere, mutare" (e qua cito il prof. Formiconi, che a breve scoprirete chi è). Come scrive Jonh Donne:
Nessun uomo è un'isola, intero per se
stesso;
Ogni uomo è un pezzo del
continente,
parte della Terra
intera....

WHERE:dove??qui...http://irener-nessunuomounisola.blogspot.com/
WHEN: spero con una certa assiduità...se si sente dire che questo genere di cose provochi dipendenza...a me capita di riceverne l'effetto contrario:il rifiuto. Ho un compito da svolgere e ci proverò...proverò a non tralasciare qualcosa di iniziato. Sto facendo una cosa in seguito a uno stimolo meditato...e non si chiude prima di aver finito!
WHY: Beh il perchè del blog può essere inteso dalla voce WHAT, ma a molti risulterà comunque strano pensarmi a "gestire" un blog. La spinta l' ho ricevuta all'inizio del corso d'informatica e dalla seconda modalità di svolgimento dell' esame (che è stata la mia scelta), per cui le prime dritte del Prof. Formiconi sono state quelle di creare un blog. Blog creato, si aspettano le sue direttive di gestione della nostra blogoclasse! Dunque, principalmente i miei post avranno fini didattici. Ma ripeto lo stimolo è stato meditato...ed ecco che mi trovo personalmente a scrivere il primo post sul mio primo blog.
Ma ragazzi non mi lasciate sola...non lasciate che il mio blog diventi un'isola deserta, altrimenti mollo...e poi per insegnare, apprendere e mutare c'è bisogno di un'interscambio... e ne abbiamo bisogno anche in qunto pen-isole diciamo, in quanto possediamo un tesoro...tutto sa nel saperlo gestire! Spero che a questo punto sia stata abbastanza chiara e si sia anche spiegato il titolo del mio blog....

il tempio della scienza...

il tempio della scienza...
Albert Einstein